30 agosto 2005
NUOVO INDIRIZZO DI QUESTO BLOG
per diverse ragioni ho spostato il mio blog altrove:
http://cecio.krur.com
da oggi i nuovi post saranno sul nuovo sito.
note: le ragioni sono semplici: qui non ho grande controllo della situazione. il sito blogger.com potrebbe scomparire da un giorno all'altro, oppure diventare a pagamento (quanti servizi te li offrono prima gratis e dopo qualche hanno trak diventa a pagamento e poi che fai?)...
a presto.
cecio
http://cecio.krur.com
da oggi i nuovi post saranno sul nuovo sito.
note: le ragioni sono semplici: qui non ho grande controllo della situazione. il sito blogger.com potrebbe scomparire da un giorno all'altro, oppure diventare a pagamento (quanti servizi te li offrono prima gratis e dopo qualche hanno trak diventa a pagamento e poi che fai?)...
a presto.
cecio
29 agosto 2005
folli autostoppisti galattici
stamane è un giorno speciale: sveglia alle 7:45 (grazie Antonella per lo squillo/sveglia :), pulire casa, preparare la colazione e il budino per la merenda guardando i tg/omnibus, poi spedire email di lavoro, correre in centro a comprare Repubblica per avere il volume sull'Universo (dopo 3 tentativi ce l'ho fatta a trovarlo!!), andare i banca e poi dalla polizia a fare una denuncia, quindi tornare qui a riprendere il lavoro.. e sono solo le 9:30! insomma sembra una giornata piena di cose e sono felicissimo..
ma ancora di più lo sono perché ieri sera ho visto uno dei film più spaziali di tutti i tempi: la guida galattica dell'autostoppista.
mai film più denso di ilarità, genialità,esistenzialismo e metafisica ha impresso le mie retine.
eravamo in pochi a vederlo, ma buoni.
oltre a continuare a domandarci "chi siamo? dove andiamo?", mi ha ricordato i miei anni da "globetrotter".. in giro con lo zaino e il poco che può contenere (l'asciugamano innanzitutto!). le giornate infinite in cui trapassavi attraverso due tre mondi diversi.. e conoscevi la gente che li viveva..
rassodando il tuo senso di infinità libertà e potenzialità di costruire e conoscere.
tornando al film, a parte la storiella d'amore tra due dei protagonisti (un po' melensa bleah... :) l'ho andrò a rivedere presto.
so che a molti questo film non è piaciuto o non piacerà. troppo irrazionale. troppo pazzo.
ma non stiamo forse vivendo uno dei periodi storici più irrazionali e pazzi che intelligenza esterna (al nostro pianeta) possa constatare?
o non è forse meglio inizare a "mollare" un po' tutto quel "razionalismo" che non ci ha permesso e non ci permette (e non ci permetterà) di iniziare a toccare quello che sta un po' più in profondità, un po' più al di là di quel 10% di cervello che ci funziona?
qualcuno una volta ha osato elogiare la follia (si chiamava Erasmo e veniva da Rotterdam)
se la cosa vi piace, benvenuti.
e per tutto quello che potrà succedere.. non preoccupatevi. don't panic
;)
ma ancora di più lo sono perché ieri sera ho visto uno dei film più spaziali di tutti i tempi: la guida galattica dell'autostoppista.
mai film più denso di ilarità, genialità,esistenzialismo e metafisica ha impresso le mie retine.
eravamo in pochi a vederlo, ma buoni.
oltre a continuare a domandarci "chi siamo? dove andiamo?", mi ha ricordato i miei anni da "globetrotter".. in giro con lo zaino e il poco che può contenere (l'asciugamano innanzitutto!). le giornate infinite in cui trapassavi attraverso due tre mondi diversi.. e conoscevi la gente che li viveva..
rassodando il tuo senso di infinità libertà e potenzialità di costruire e conoscere.
tornando al film, a parte la storiella d'amore tra due dei protagonisti (un po' melensa bleah... :) l'ho andrò a rivedere presto.
so che a molti questo film non è piaciuto o non piacerà. troppo irrazionale. troppo pazzo.
ma non stiamo forse vivendo uno dei periodi storici più irrazionali e pazzi che intelligenza esterna (al nostro pianeta) possa constatare?
o non è forse meglio inizare a "mollare" un po' tutto quel "razionalismo" che non ci ha permesso e non ci permette (e non ci permetterà) di iniziare a toccare quello che sta un po' più in profondità, un po' più al di là di quel 10% di cervello che ci funziona?
qualcuno una volta ha osato elogiare la follia (si chiamava Erasmo e veniva da Rotterdam)
se la cosa vi piace, benvenuti.
e per tutto quello che potrà succedere.. non preoccupatevi. don't panic
;)
26 agosto 2005
fare qualcosa
mi piace l'iniziativa lanciata da beppegrillo.it di comprare collettivamente un bello spazio sul Corriere della Sera per chiedere pubblicamente l'allontanamento di Fazio dalla carica di capo a vita della Banca d'Italia.
mi piace il fatto che da diverso tempo comincia a parlare di democrazia diretta.
ho appena finito di vedere i tg.. ho confrontato il tg3, studioaperto e il tg la7.. notevole come sia la questione Fazio, che il caos del giorno (le rivelazioni del'ex capo della Croce Rossa sulla questione liberazione delle due simone dell'anno scorso), siano presentate in modo cos' diverse.
di certo i canali mediaset stanno raggiungendo un livello di manipolazione della mente, che spero arriverà presto il giorno in cui includeremo tali strumentalizzazioni mediatiche tra i crimini commessi contro l'umanità.
e poi c'è ancora chi crede (e spesso sono persone laureate o "intelligenti") che il totale disinteressamento della maggior parte degli italiani riguardo le cose importanti sia dovuto all'innata stupidità umana...
intanto ci stiamo preparando per migliorare in modo significativo la nostra presenza nel web (oggi il nostro unico grande mezzo di telecomunicazione di massa). stiamo organizzando dozzine di eventi per i prossimi mesi, nei quali presentare tutte le nostre proposte e punti di vista. la nostra analisi critica della situazione mondiale si è rivelata e si rivela ogni giorno sempre più esatta, e quanto costruito nel corso di tanti anni è stato importante. ora è il momento in cui amplificare la faccenda.
che bello fare qualcosa.
mi piace il fatto che da diverso tempo comincia a parlare di democrazia diretta.
ho appena finito di vedere i tg.. ho confrontato il tg3, studioaperto e il tg la7.. notevole come sia la questione Fazio, che il caos del giorno (le rivelazioni del'ex capo della Croce Rossa sulla questione liberazione delle due simone dell'anno scorso), siano presentate in modo cos' diverse.
di certo i canali mediaset stanno raggiungendo un livello di manipolazione della mente, che spero arriverà presto il giorno in cui includeremo tali strumentalizzazioni mediatiche tra i crimini commessi contro l'umanità.
e poi c'è ancora chi crede (e spesso sono persone laureate o "intelligenti") che il totale disinteressamento della maggior parte degli italiani riguardo le cose importanti sia dovuto all'innata stupidità umana...
intanto ci stiamo preparando per migliorare in modo significativo la nostra presenza nel web (oggi il nostro unico grande mezzo di telecomunicazione di massa). stiamo organizzando dozzine di eventi per i prossimi mesi, nei quali presentare tutte le nostre proposte e punti di vista. la nostra analisi critica della situazione mondiale si è rivelata e si rivela ogni giorno sempre più esatta, e quanto costruito nel corso di tanti anni è stato importante. ora è il momento in cui amplificare la faccenda.
che bello fare qualcosa.
25 agosto 2005
dal campeggio
quest'anno il campeggio umanista è stata davvero un'esperienza straodrinaria e indimenticabile.
mi serviranno ancora diversi giorni per integrare tutto quello che è successo, le persone conosciute, le scoperte fatte..
presto scriverò qualcosa di + approfondito, intanto ecco un po' di foto (con qualche commento):
http://www.ilfannullone.it
http://www.milanoumanista.org
http://www.sanchez.it/foto/campeggio2005/
http://www.emmepunto.it
ps: se avete links di foto, inviatemeli!
mi serviranno ancora diversi giorni per integrare tutto quello che è successo, le persone conosciute, le scoperte fatte..
presto scriverò qualcosa di + approfondito, intanto ecco un po' di foto (con qualche commento):
http://www.ilfannullone.it
http://www.milanoumanista.org
http://www.sanchez.it/foto/campeggio2005/
http://www.emmepunto.it
ps: se avete links di foto, inviatemeli!
22 agosto 2005
METICCI
appena tornato, inorridito dalle testate dei vari quotidiani, ma pronto a riprendere bene la situazione, riporto il seguente articolo di Daniela, che condivido appieno.
Secondo il prof. Pera, presidente del Senato e seconda carica dello Stato italiano, il rischio più alto che possa correre l'Europa è di affogare nel "meticciato".
Qualcuno ha già scritto che Pera usa termini fallaciani (ricordate la mitica Eurabia?). E sbaglia: prima di lui, già Benito Mussolini si era scagliato contro il "meticciato ebraico" che inquinava la sana razza italiana e i suoi valori; e reagì all'"intollerabile" commistione con le misure che sappiamo.
Naturalmente Pera non ne fa solo un discorso di stirpe (ma noi credevamo che parole come questa, insieme col menzognero concetto di razza coniato nell'Ottocento, appartenessero ormai all'archivio delle nostre vergogne verbali): il suo discorso è più ampio e più esteso, e tocca in primo luogo il relativismo. E cos'è il relativismo per Pera? E' il dialogo con le altre religioni, in particolare con l'Islam (che, nell'ottica del nostro imparziale presidente e contrariamente alle parole del Papa, è sempre e comunque sanguinario e guerrafondaio); di conseguenza i "pacifisti" sono più o meno dei criminali. E' l'assenza di ogni vincolo morale, come dimostra la persecuzioni delle "lobby gay" verso il prof. Buttiglione (e anche, curiosamente ma non troppo, la legge francese contro il velo islamico in Francia). E' l'affermazione che tutte le culture sono uguali, anzi, "si possono comparare". E', in definitiva, l'ignobile confusione che Pera opera tra indifferenza inerte e problematicità odierna, tra coraggio e paura, tra forza e prepotenza. Chi accetta il confronto, caro presidente Pera, è proprio chi non si sente assediato, ma chi conosce le proprie radici e in virtù di quelle si relaziona, in parità e senza cedimenti, di fronte al proprio vicino. Chi accetta il confronto sa che in ogni civiltà esiste un momento umanista dove potersi intendere e cominciare a specchiarsi con franchezza e onestà. Chi guarda al futuro non lo teme, ma lo affronta. Non con la guerra che a Lei piace tanto, ma con le armi della cultura e libero da pregiudizi. E ce lo lasci dire, presidente Pera: se la nostra superiorità bianca, occidentale e maschile si misura in termini di "meticciato" (etnico, religioso e/o culturale) siamo ben felici di non appartenere a un'umanità come la Sua.
Secondo il prof. Pera, presidente del Senato e seconda carica dello Stato italiano, il rischio più alto che possa correre l'Europa è di affogare nel "meticciato".
Qualcuno ha già scritto che Pera usa termini fallaciani (ricordate la mitica Eurabia?). E sbaglia: prima di lui, già Benito Mussolini si era scagliato contro il "meticciato ebraico" che inquinava la sana razza italiana e i suoi valori; e reagì all'"intollerabile" commistione con le misure che sappiamo.
Naturalmente Pera non ne fa solo un discorso di stirpe (ma noi credevamo che parole come questa, insieme col menzognero concetto di razza coniato nell'Ottocento, appartenessero ormai all'archivio delle nostre vergogne verbali): il suo discorso è più ampio e più esteso, e tocca in primo luogo il relativismo. E cos'è il relativismo per Pera? E' il dialogo con le altre religioni, in particolare con l'Islam (che, nell'ottica del nostro imparziale presidente e contrariamente alle parole del Papa, è sempre e comunque sanguinario e guerrafondaio); di conseguenza i "pacifisti" sono più o meno dei criminali. E' l'assenza di ogni vincolo morale, come dimostra la persecuzioni delle "lobby gay" verso il prof. Buttiglione (e anche, curiosamente ma non troppo, la legge francese contro il velo islamico in Francia). E' l'affermazione che tutte le culture sono uguali, anzi, "si possono comparare". E', in definitiva, l'ignobile confusione che Pera opera tra indifferenza inerte e problematicità odierna, tra coraggio e paura, tra forza e prepotenza. Chi accetta il confronto, caro presidente Pera, è proprio chi non si sente assediato, ma chi conosce le proprie radici e in virtù di quelle si relaziona, in parità e senza cedimenti, di fronte al proprio vicino. Chi accetta il confronto sa che in ogni civiltà esiste un momento umanista dove potersi intendere e cominciare a specchiarsi con franchezza e onestà. Chi guarda al futuro non lo teme, ma lo affronta. Non con la guerra che a Lei piace tanto, ma con le armi della cultura e libero da pregiudizi. E ce lo lasci dire, presidente Pera: se la nostra superiorità bianca, occidentale e maschile si misura in termini di "meticciato" (etnico, religioso e/o culturale) siamo ben felici di non appartenere a un'umanità come la Sua.
02 agosto 2005
Piu' mangi, meno paghi.
La sfida ha qualcosa di perverso: la bistecca supera i 2 Kg. di peso, e ordinarla al "Big Texan" di Amarillo ti costa la bella cifra di 52 dollari - circa 40 euro. Ma se riesci a mangiarla tutta in meno di un'ora, compresi lo sfilatino di pane e la patata bollita di contorno, la bistecca diventa gratis.
Idem per il mega-hamburger da quasi 7 Kg. che il Denny's Pub di Clealand, in Pennsylvania, mette a 30 dollari tondi, a meno che tu e il tuo amico riusciste a ripulire completamemte quel piatto entro un'ora secca. Oppure per il ferale intruglio ipercalorico di due litri di gelato, caramello, biscotti al cioccolato, fragole, panna montata, ciliegie, mandorle eccetera, che puoi ordinare per 22 dollari al Beaches&Cream di Orlando, in Florida, ma che ti peserà zero lire sul borsellino - e ancor meno sulla coscienza - se riesci ad ingurgitarlo tutto entro un'ora.
E' la nuova trovata dei ristoratori americani, alla caccia perpetua di una clientela che evidentemente non vuole arrendersi alla realtà del nuovo millennio, dove con quei tre piatti, ...
... potresti tranquillamente sfamare quaranta persone, invece di mandarne quattro in ambulatorio a fare la lavanda gastrica.
Se è vero che ogni società esprime la sua essenza attorno al rito del mangiare, bisogna dire che questa ultima moda americana è particolarmente significativa, poichè riesce a combinare alla perfezione il mito dell'abbondanza con quello della velocità. Mentre una società più sensibile culturalmente, ad esempio, potrebbe regalare l'hamburger a chi riuscisse a mangiarla declamando i versi dell'Amleto, oppure cantando l'Aida. Un'altra, magari afflitta dalla siccità, potrebbe regalarti la bistecca se per caso comincia a piovere proprio mentre la stai mangiando. Ma per gli americani i "valori" sono quelli, e quelli vanno riconosciuti.
Ogni società infatti ama anche premiare pubblicamente i valori su cui è fondata, per riuscire a conservarli e a conservare quindi se stessa nel tempo. La stessa cosa avviene anche al suo interno, per ogni microcosmo che la compone: se lavori all'IBM di Chicago, e sei educato puntuale ed efficiente, diventi "l'impiegato del mese", e hai diritto a parcheggiare accanto al presidente. Se sai toccare bene il pallone, e fai impazzire le folle con i tuoi numeri ubriacanti, diventi Maradona e d'ingaggio puoi chiedere quello vuoi. E' così anche nella più remota tribù centrafricana, dove se acchiappi più gazzelle degli altri, perchè corri più veloce di tutti, avrai anche diritto alla più bella ragazza del villaggio.
La cosa può diventare anche del tutto autoreferenziale - quasi ermafroditica, in un certo senso - nel momento in cui generi tu stesso il premio che ti legittimi poi ad esistere: se sei Hollywood, e produci film costosissimi e inutili, ti inventi gli Oscar, che premiano i film costosissimi e inutili, per poter continuare a farli in santa pace.
Questa evidente relatività dei valori, che può essere estesa addirittura ad un'intera religione - se nasci in un paese musulmano, piuttosto che cristiano, le tue chances di non diventare musulmano o cristiano sono ridotte al lumicino - trova la sua conferma proprio nel fatto che, stranamente, gli unici valori a non essere premiati da nessuna società in particolare sono proprio quelli più universali, da tutti riconosciuti e da nessuno contestati, come la generosità, la compassione, il rispetto umano o la tolleranza verso il prossimo. Valori quindi, apparentemente, "inutili".
Forse allora un modo sicuro per sapere se stai sbagliando o no, è quello di domandarti come la società reagirebbe di fronte a ciò che stai per fare. Se sai che non sarebbe nè premiato in maniera vistosa, nè punito in maniera atroce, vai tranquillo che molto probabilmente sei nel giusto.
In caso contrario, sia di fronte ad un premio eccessivo, che di fronte ad una punizione esagerata, fermati almeno un momento a domandarti il perchè.
Massimo Mazzucco
Idem per il mega-hamburger da quasi 7 Kg. che il Denny's Pub di Clealand, in Pennsylvania, mette a 30 dollari tondi, a meno che tu e il tuo amico riusciste a ripulire completamemte quel piatto entro un'ora secca. Oppure per il ferale intruglio ipercalorico di due litri di gelato, caramello, biscotti al cioccolato, fragole, panna montata, ciliegie, mandorle eccetera, che puoi ordinare per 22 dollari al Beaches&Cream di Orlando, in Florida, ma che ti peserà zero lire sul borsellino - e ancor meno sulla coscienza - se riesci ad ingurgitarlo tutto entro un'ora.
E' la nuova trovata dei ristoratori americani, alla caccia perpetua di una clientela che evidentemente non vuole arrendersi alla realtà del nuovo millennio, dove con quei tre piatti, ...
... potresti tranquillamente sfamare quaranta persone, invece di mandarne quattro in ambulatorio a fare la lavanda gastrica.
Se è vero che ogni società esprime la sua essenza attorno al rito del mangiare, bisogna dire che questa ultima moda americana è particolarmente significativa, poichè riesce a combinare alla perfezione il mito dell'abbondanza con quello della velocità. Mentre una società più sensibile culturalmente, ad esempio, potrebbe regalare l'hamburger a chi riuscisse a mangiarla declamando i versi dell'Amleto, oppure cantando l'Aida. Un'altra, magari afflitta dalla siccità, potrebbe regalarti la bistecca se per caso comincia a piovere proprio mentre la stai mangiando. Ma per gli americani i "valori" sono quelli, e quelli vanno riconosciuti.
Ogni società infatti ama anche premiare pubblicamente i valori su cui è fondata, per riuscire a conservarli e a conservare quindi se stessa nel tempo. La stessa cosa avviene anche al suo interno, per ogni microcosmo che la compone: se lavori all'IBM di Chicago, e sei educato puntuale ed efficiente, diventi "l'impiegato del mese", e hai diritto a parcheggiare accanto al presidente. Se sai toccare bene il pallone, e fai impazzire le folle con i tuoi numeri ubriacanti, diventi Maradona e d'ingaggio puoi chiedere quello vuoi. E' così anche nella più remota tribù centrafricana, dove se acchiappi più gazzelle degli altri, perchè corri più veloce di tutti, avrai anche diritto alla più bella ragazza del villaggio.
La cosa può diventare anche del tutto autoreferenziale - quasi ermafroditica, in un certo senso - nel momento in cui generi tu stesso il premio che ti legittimi poi ad esistere: se sei Hollywood, e produci film costosissimi e inutili, ti inventi gli Oscar, che premiano i film costosissimi e inutili, per poter continuare a farli in santa pace.
Questa evidente relatività dei valori, che può essere estesa addirittura ad un'intera religione - se nasci in un paese musulmano, piuttosto che cristiano, le tue chances di non diventare musulmano o cristiano sono ridotte al lumicino - trova la sua conferma proprio nel fatto che, stranamente, gli unici valori a non essere premiati da nessuna società in particolare sono proprio quelli più universali, da tutti riconosciuti e da nessuno contestati, come la generosità, la compassione, il rispetto umano o la tolleranza verso il prossimo. Valori quindi, apparentemente, "inutili".
Forse allora un modo sicuro per sapere se stai sbagliando o no, è quello di domandarti come la società reagirebbe di fronte a ciò che stai per fare. Se sai che non sarebbe nè premiato in maniera vistosa, nè punito in maniera atroce, vai tranquillo che molto probabilmente sei nel giusto.
In caso contrario, sia di fronte ad un premio eccessivo, che di fronte ad una punizione esagerata, fermati almeno un momento a domandarti il perchè.
Massimo Mazzucco